Un dilemma etico
Carter camminava avanti e indietro nella stanza, con il numero di telefono che pesava come un macigno nella sua tasca. Doveva chiamare, o no? Voleva aiutare Avery, ma c’era un persistente timore che il suo coinvolgimento potesse trascinarlo in qualcosa di pericoloso.
La decisione sembrava schiacciante, come se portasse con sé conseguenze che non riusciva a comprendere appieno. La sua mente correva piena di infiniti “se”, ogni scenario che si dispiegava con un esito diverso e preoccupante. Ma non importava come la guardasse, nessuna delle possibilità sembrava finire bene.
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